
Come nasce la cooperativa
La Cooperativa Rinascita opera dalla fine degli anni’70 a Valledolmo, in Provincia di Palermo, nel territorio delle basse Madonie. Valledolmo è sempre stata una zona di produzione naturale del pomodoro, che tanti anni fa veniva trasportato con i carretti alla stazione per la vendita. Per migliorare le condizioni di commercializzazione del pomodoro in una zona isolata e non facilmente raggiungibile, a fine anni ’70 i contadini capirono che solo unendosi potevano riuscire a ottenere un reddito discreto. Un gruppo di loro decise quindi di fondare la cooperativa Rinascita. Dopo varie vicissitudini l’impianto di trasformazione del pomodoro è entrato a regime nel 2006 e da allora Rinascita gestisce l’intera filiera di produzione del pomodoro, dalla coltivazione alla raccolta, dalla trasformazione alla commercializzazione.
Com’è oggi
La vicinanza dello stabilimento ai campi garantisce che il prodotto biologico venga conferito appena raccolto, mantenendo inalterate le caratteristiche qualitative ed organolettiche del pomodoro, che viene trasformato entro 24 ore dal suo arrivo. Rispetto agli inizi, ora i contadini guadagnano un prezzo nettamente superiore a chi vende all’industria e la cooperativa garantisce inoltre il supporto tecnico a tutti i soci. La Cooperativa Rinascita é diventata una realtà siciliana nel campo della coltura del pomodoro e del rispetto per l’ambiente, in linea con gli orientamenti qualitativi ai quali aderiscono i produttori dei prodotti biologici.
Come lavora
Sostenibilità sociale
Nella cooperativa Rinascita c’è una grande attenzione al rispetto della legalità. Tutta la filiera dev’essere trasparente e ogni anello della catena – produttore, trasformatore, commercializzazione – deve rispettare le leggi. Di recente la cooperativa ha appoggiato una Cooperativa Sociale che lavora in territori confiscati alle mafie. Con questa cooperativa stanno avviando un progetto di agricoltura sociale che prevede l’inserimento di persone svantaggiate.
Progetti ambientali
Il pomodoro della Cooperativa Rinascita viene coltivato dai piccoli produttori delle Madonie, a 700/800 metri d’altezza, in una zona incontaminata dell’entroterra siciliano. Il metodo con cui viene coltivato il pomodoro qui, il cosiddetto metodo “siccagno”, è un metodo fortemente sostenibile, non soltanto perché non richiede l’apporto di acqua, ma anche perché viene fatto tutto manualmente. Questo avviene sia per una questione di tradizione, ma soprattutto per le condizioni geografiche. I terreni della zona di Valledolmo sono molto argillosi e tenaci, riescono a trattenere l’umidità dell’escursione termica giornaliera ed è grazie a questa umidità che le piante trovano il modo di crescere. Inoltre, il fatto che i terreni sono in collina, non li rende raggiungibili da strumenti meccanici. Tutto ciò gioca a favore della qualità. L’unico concime che viene usato è derivato dalla rotazione triennale: si seminano legumi, che danno azoto al terreno, e il grano, per il potassio. Il pomodoro prende sostanze rilasciate e continua la propria vegetazione in naturalezza. Unico prodotto aggiunto è lo zolfo naturale, per contenere malattie fungine.