
Storia
1977
Viene fondata la Cooperativa Alce Nero a Montebello.
1978
Viene aperto il primo negozio di prodotti biologici a Urbino.
La Cooperativa comincia a vendere le prime farine di grano italiano e le paste 100% integrali.
Si tiene a Isola del Piano, dov’è sindaco Gino Girolomoni, il primo corso di agricoltura biologica di rilevanza nazionale, con il finanziamento degli Enti Pubblici.
1989
Vengono inaugurati il pastificio biologico e il nuovo negozio di Fossombrone.
1990
Viene aperta e inaugurata la Locanda, dove è possibile gustare i prodotti biologici dell’azienda agricola.
1994
Nasce la linea di pasta di grano antico Farro Triticum Dicoccum.
1996
Nasce la rivista Mediterraneo Dossier, per divulgare il pensiero di Gino e la realtà che porta avanti e viene costituita la Fondazione culturale.
2005
Nascono le linee di pasta da grano antico Graziella Ra – Khorasan e da grano duro Senatore Cappelli.
2011
Vengono installati 810 mq di pannelli fotovoltaici sul tetto del nuovo fabbricato. Inizia così il viaggio verso l’autosufficienza energetica per un minor impatto ambientale.
2012
Viene a mancare improvvisamente Gino Girolomoni. La Cooperativa cambia nome, in onore di Gino, e diventa Gino Girolomoni Cooperativa Agricola. Il nuovo marchio Girolomoni viene lanciato al Sana di Bologna.
2018
Continua l’impegno verso una minore impronta ambientale con l’installazione di una caldaia a biomassa, cippato da legno vergine locale, per mandare l’essiccazione della nostra pasta bio.
2019
Viene inaugurato il Molino per le farine biologiche.
2020
Continua a crescere il pastificio biologico e viene aperto il nuovo magazzino a Fossombrone per servire logistica e spedizioni.
2021
Viene festeggiato il traguardo dei 50 anni a Montebello, nelle Marche, con una nuova immagine e un packaging più ecologico e sostenibile.
Dal 2023 Girolomoni è membro di WFTO, l’Organizzazione Mondiale del Commercio equo e Solidale. E’ la prima filiera food 100% italiana ad entrare nell’organizzazione e grazie a questa certificazione dimostra ancora una volta di essere un’impresa guidata da una missione che mette le persone e il pianeta al primo posto.
Gino Girolomoni è stato tra i pionieri del metodo biologico in Italia, comprendendo già negli anni ‘70 i rischi insiti nell’agricoltura intensiva che si stava diffondendo.
- Inquinamento dell’acqua, del suolo e dell’aria
- Perdita importante di biodiversità e tipicità del paesaggio
Queste erano le principali minacce nei confronti della salute e della sostenibilità ambientale. È solo negli anni ‘90 che viene introdotta la normativa che riconosce il settore biologico e sul mercato cominciano a diffondersi gli alimenti di produzione biologica.
I prodotti pionieri del biologico Girolomoni
La Cooperativa Girolomoni è stata la prima in Italia a produrre pasta con farina 100% integrale, non aggiungendo quindi crusca, ma macinando tutto il chicco del grano. La pasta integrale, così come il chicco del cereale integrale da cui deriva, apporta numerosi e fondamentali vantaggi per la salute grazie alla presenza di: polifenoli, fibre solubili, fibre insolubili, antiossidanti, acidi grassi essenziali, vitamine e sali minerali. Questa scelta ha portato al sequestro della pasta biologica per “spaccio e detenzione di pasta integrale” per ben 17 anni, poiché superava i limiti di parti cruscali previsti dalla legge 580 del 1967. Le loro battaglie sono continuate e hanno contribuito a modificare le leggi in vigore. Finalmente il biologico dagli anni ‘90 ha una normativa europea e una sua certificazione, e la pasta integrale è riconosciuta e apprezzata.
Ha reintrodotto in coltivazione biologica i semi di grani antichi:
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- Per tutelare la biodiversità e preservare il patrimonio genetico colturale
- Per il loro adattamento all’alta collina marchigiana e al metodo agricolo biologico
- Per il valore nutrizionale che apportano
Sta, inoltre, partecipando al progetto di ricerca genetica varietale “Seminare il Futuro” in collaborazione con EcorNaturaSì, Libera Fondazione Rudolf Steiner e la fondazione svizzera Fonds für Kulturpflanzen-Entwicklung guidata dal genetista Peter Kunz. L’obiettivo è quello di sviluppare delle nuove varietà di semi adatte al metodo di coltivazione biologica.
La sostenibilità di Girolomoni in 6 punti
1. BENE COMUNE
E’ una Cooperativa di agricoltori e, in quanto tale, lavora nell’interesse sia degli agricoltori soci e affiliati di tutta la filiera della pasta, sia del bene comune.
2. PERSONE AL CENTRO
Crede nel contributo di valore apportato da ogni persona e per questo ne sostiene la crescita personale e professionale. Opera nel rispetto del benessere di ogni persona e della sua famiglia.
3. FILIERA TRACCIABILE E RAPPORTI EQUO-SOLIDALI
Lavora esclusivamente con aziende biologiche certificate privilegiando quelle di filiera corta, per questo il 70% sono della regione Marche.
Garantisce a tutte le aziende agricole un prezzo del grano superiore alle quotazioni di mercato, e fornisce servizi aggiuntivi all’agricoltore, volti alla formazione qualificata e all’ottimizzazione dei costi di gestione.
4. PORTE APERTE
Accoglie da oltre trent’anni visitatori e interessati alla produzione alimentare sostenibile, fornendo con trasparenza informazioni sul modo di operare e sulla pasta biologica, con spirito di confronto e collaborazione.
5. 100% BIOLOGICO ED ECOLOGICO
Va verso il 100% ecologico, partendo dal 100% biologico. Ogni passo e scelta fatti dalla sua fondazione vanno in quella direzione: energie rinnovabili, tutela della biodiversità e fertilità del suolo, sinergia locale.
6. RINASCIMENTO RURALE
Mira alla rinascita e all’evoluzione del territorio, obiettivi da raggiungere grazie all’agricoltura biologica e attraverso lo sviluppo di una nuova cultura rurale.
Per questo partecipa a iniziative sul territorio nazionale e non, e collabora con Enti Pubblici, Università e Associazioni Territoriali.