Per un'economia sociale e solidale in Palestina
Il progetto Peace Steps vuole promuovere una crescita socio-economica inclusiva e sostenibile in Palestina, andando a rafforzare e diffondere pratiche di Economia Sociale e Solidale che garantiscano lavoro e opportunità di sviluppo eque e sostenibili, per giovani e donne nelle comunità beduine e in altre comunità marginalizzate della Cisgiordania e della Striscia di Gaza.
Sono coinvolti 26 piccoli produttori dei settori artigiano, ortofrutticolo, lattiero-caseario e turistico con l’obiettivo di creare una rete di piccole imprese sociali ispirate da criteri etici e solidali e capaci di generare un reale beneficio economico nelle comunità di appartenenza. Il progetto intende rafforzare i produttori attraverso investimenti in attrezzature e spazi di produzione e vendita, formazione per la gestione d’impresa a vocazione sociale, training tecnici e sviluppi di nuovi canali commerciali. A partire dallo studio delle esperienze di Economia Sociale e Solidale esistenti, il progetto intende inoltre definire linee guida e raccomandazioni per lo sviluppo di un sistema di imprese sociali in Palestina.
Peace Steps è un progetto realizzato dalla ONLUS Vento di Terra in collaborazione con la cooperativa Nazca MondoAlegre e altri partner italiani e palestinesi, anche grazie al contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Il laboratorio
Il laboratorio di pelletteria Peace Steps è una delle realtà target del progetto. Qui nascono sandali e accessori prodotti dalle sapienti mani degli artigiani di Hebron che da generazioni lavorano il cuoio. Questa microimpresa sociale utilizza macchinari italiani e garantisce un ambiente di lavoro adeguato a un piccolo gruppo di palestinesi formati sulle tecniche di pelletteria e sulla gestione d’impresa.
I proventi della cooperativa vengono reinvestiti in servizi e programmi socio-educativi per i bambini palestinesi, implementati da Vento di Terra e EJE in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza
Sono stati forniti strumenti moderni e approntato luoghi di produzione salubri e a norma, insieme selezioniamo le pelli e grazie al supporto dei designer sviluppiamo nuovi modelli. Tradizione e design contemporaneo si incontrano per creare lavoro nel rispetto di chi lavora per dare vita a sandali unici, equi e solidali adatti per chi desidera lasciare impronte di pace.
Ogni lungo viaggio inizia con un piccolo passo. La pace non è un approdo, è un cammino a piccoli passi.
Scegliere prodotti Peace Steps significa sostenere piccole realtà produttive in cui ogni giorno uomini e donne riaffermano il loro diritto ad un lavoro dignitoso e ad un ruolo attivo e positivo nella loro società e tutelare il diritto di imparare e giocare in un ambiente protetto per i bambini che vivono in zone di conflitto.
Il contesto
Sotto occupazione militare israeliana dal 1967, la popolazione palestinese è sottoposta a pesanti restrizioni alla propria libertà di movimento derivanti dalla costante espansione degli insediamenti israeliani, dal muro, dai checkpoint e che si traducono in un’estrema difficoltà di accesso a risorse, lavoro e servizi di base, fattori che ostacolano notevolmente la crescita economica e il benessere sociale. Il lavoro è spesso precario, mal pagato e privo di tutele, la disoccupazione raggiunge livelli molto elevati soprattutto tra donne e giovani, i bisogni economici e sociali faticano a trovare risposte adeguate, condizioni che nelle aree più marginali o sottoposte a condizioni di completo isolamento, come la Striscia di Gaza, diventano ancora più drammatiche. In Cisgiordania, esemplare è la situazione delle comunità beduine residenti in Area C, territorio sotto il controllo amministrativo e militare israeliano.
Un tempo nomadi, in seguito all’espulsione dal deserto del Negev nel 1948, oggi i beduini palestinesi hanno perso l’accesso ai pascoli, loro principale fonte di sostentamento, e alle fonti d’acqua. Vivono sotto costante rischio di spostamento forzato, confinati in accampamenti fatiscenti privi di acqua, elettricità e servizi, in aree degradate collocate ai margini delle colonie israeliane. Un altro contesto emblematico sono i campi profughi. La maggioranza degli abitanti dei campi furono espulsi dai loro villaggi dall’esercito israeliano nel 1948. Durante il conflitto Israele distrusse oltre 500 villaggi palestinesi, dando origine al problema dei rifugiati che ad oggi rappresentano il 30% della popolazione della Cisgiordania e oltre il 50% di quella di Gaza. Nel quadro del complesso contesto palestinese, l’impresa sociale svolge un ruolo fondamentale per la creazione di un modello che può offrire opportunità di lavoro dignitoso, coinvolgendo le categorie più vulnerabili, e fornire al contempo risposte agli emergenti problemi sociali.