Tra tutti i tipi di tè in commercio, sicuramente il tè verde e il tè nero sono quelli che hanno avuto la diffusione più capillare e per questa ragione sono quelli che conosciamo di più.
Ma puoi dire di conoscerli veramente? Qui di seguito vediamo insieme quali sono le principali differenze tra di loro e ti daremo qualche consiglio per fare una scelta consapevole non solo per te, ma per tutti.
Qual è la differenza tra tè nero e tè verde?
Entrambi infatti provengono dalla pianta denominata Camellia sinensis, ma vengono lavorati in modo diverso, il che si traduce in sapori, colori e benefici per la salute distinti.
La principale differenza tra tè verde e tè nero risale quindi al modo in cui vengono lavorati.
Le foglie di tè verde vengono essiccate subito dopo la raccolta. Questo processo impedisce alle foglie di fermentare e consente di bloccare la loro ossidazione. In questo modo la clorofilla non viene alterata, preservando il tipico colore verde del tè, il suo caratteristico gusto e i suoi benefici.
Le foglie di tè nero, invece, vengono schiacciate (il cosiddetto processo di rolling) e lasciate fermentare prima di essere essiccate, il che conferisce alle foglie il loro colore scuro e un sapore più deciso.
In termini di sapore, il tè verde è generalmente considerato più mite e delicato del tè nero. Ha un sapore erbaceo, vegetale, a volte tannico. Il tè nero, invece, è noto per il suo sapore più forte, che può variare a seconda del tipo di tè nero.
Altra distinzione che caratterizza questi tipi di tè è quella relativa alla loro preparazione: per assaporare al meglio un tè nero è importante utilizzare acqua portata ad ebollizione, mentre per il tè verde la temperatura dell’acqua consigliabile è più bassa, intorno agli 80°.

I tè equosolidali: più di una semplice scelta di gusto

Accanto alla scelta di gusto, c’è però un altro tipo di scelta di cui tenere conto.
È la scelta d’acquisto, che deve essere consapevole e badare non solo alle tue preferenze, ma essere responsabile nei confronti del mondo in cui viviamo.
I nostri tè sono realizzati in progetti di filiera equosolidale, che aiutano i piccoli agricoltori, veri e propri baluardi della biodiversità mondiale, ad affrancarsi dallo sfruttamento per compiere percorsi di agricoltura sostenibile, biologica e sociale.
Bevendo un tè equosolidale, compi quindi una scelta che migliora sia la qualità di ciò che versi nella tua tazza che la qualità di vita di chi coltiva.
Ora che sai la differenza tra tè nero e verde e che conosci l’importanza di fare una scelta sostenibile, vogliamo aiutarti a compierla, guidandoti alla scoperta dei tè.

Tè verde e tè nero del Darjeeling, anche in versione deteinata, raccolgono il meglio di una delle regioni tra le più rinomate al mondo per la qualità dei suoi tè. Le foglie vengono coltivate, raccolte a mano e lavorate fresche alle pendici dell’Himalaya, in piantagioni sostenibili poste su dolci pendii che vengono gestite dai piccoli contadini stessi in progetti di micro imprenditorialità, di agricoltura sociale e biologica.

Provenienti anch’essi dalla regione Darjeeling, i nostri tè neri e tè verdi aromatizzati indiani vengono impreziositi da aromi naturali e coltivati in piantagioni che seguono i principi dell’agricoltura biologica.

Il Tè nero, il tè verde, in filtro o sfusi, e i tè aromatizzati Ceylon sono tè iconici del Commercio Equo e Solidale.
Nascono nelle alture della regione di Kandy, in Sri Lanka. Qui tra i 600 e i 1200 metri d’altitudine, i contadini di SOFA li coltivano con cura all’interno di piccoli giardini del tè di loro proprietà insieme ad altre piante da frutto, spezie e alberi autoctoni. In questi tè l’attenzione alla qualità artigianale e alla biodiversità si affianca alla sostenibilità sociale e a quella dell’imballaggio: vengono inseriti in cestini fatti di fibre naturali, realizzati a mano da gruppi di donne che vivono nelle zone rurali dell’isola generando così per loro opportunità lavorative e indipendenza economica.