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L’olio di argan e il futuro delle donne in Marocco

L’olio di Argan è sempre più conosciuto come un cosmetico naturale molto prezioso. Ci si chiede spesso quali sono le sue proprietà, dove acquistare l’olio puro di Argan e soprattutto quale scegliere tra i tanti in commercio.

Dietro un trattamento per capelli, viso e corpo, però, c’è molto di più: ci sono le vite di tante donne che in Marocco lavorano le noci di argan secondo tradizioni antiche, garantendo la protezione di un territorio e assicurando un futuro per loro stesse, per le famiglie e per i loro figli.

Da dove arriva l’olio di Argan e perché è così importante?

L’olio di Argan si ricava dall’Argania Spinosa, una pianta che vive esclusivamente in Marocco e si concentra nella regione del Souss, tra Agadir ed Essaouira. Nonostante per secoli abbia proliferato nelle vallate del nord Africa, oggi l’albero d’Argan è molto raro e per questo riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.
L’Argania Spinosa è una pianta con caratteristiche uniche. Le sue radici molto profonde, ad esempio, sono fondamentali perché proteggono il suolo dall’erosione e rallentano la desertificazione. Ancora più unici sono i suoi frutti: spremendoli si ottiene “l’oro liquido” d’Argan, un olio destinato a usi sia alimentari che cosmetici, con proprietà nutrienti e antiossidanti per la pelle.

Al di là dei suoi benefici ormai noti, l’olio d’Argan è molto importante dal punto di vista sociale. La raccolta e l’estrazione dell’olio dai frutti dell’Argania, infatti, sono attività fondamentali per tante donne del territorio, che le svolgono secondo antiche tradizioni berbere tramandate in famiglia. Lavorare l’Argan può cambiare la vita a molte di loro, specialmente se riunite in cooperative.

Come si ottiene l’olio di Argan?

L’estrazione dell’olio di argan è eseguita rigorosamente a mano dalle donne berbere. Queste raccolgono i frutti caduti dall’albero e li fanno essiccare per diversi mesi. Dai frutti essiccati viene tolta la polpa e poi estratto il nocciolo, che le donne rompono manualmente utilizzando delle pietre per ricavarne i semi. Proprio da questi semi macinati e spremuti a freddo si ottiene l’olio puro d’argan.

Le donne berbere che lavorano l’olio d’Argan, dapprima raccolte in piccoli gruppi familiari, qualche decennio fa hanno iniziato a organizzarsi in cooperative rurali. Con la crescita della domanda di olio d’Argan, infatti, la concorrenza con le grandi industrie si è fatta via via più forte, soprattutto con l’introduzione di metodi moderni e meccanici di lavorazione che velocizzano i processi. Riunirsi in cooperative è stato importante per far valere la produzione tradizionale, ma soprattutto per mantenere il lavoro di tante famiglie e proteggere un territorio a rischio.

Tra le tante cooperative che oggi animano e sostengono la regione del Souss c’è anche GIE Targanine, che ad oggi riunisce oltre 230 donne in 6 cooperative impiegate proprio nella lavorazione dell’Argan. Il progetto delle cooperative Targanine nasce nel 1996 con l’obiettivo di proteggere il territorio e l’albero di Argan, da sempre visto come un modo per migliorare la condizione sociale delle donne e per aumentare il loro reddito. Ma l’attività delle cooperative ha permesso anche a tante donne di avere accesso ai programmi di sviluppo e alfabetizzazione.