
È arrivata in Bottega la nuova collezione di PENSIERI AL VENTO, la linea di t-shirt creata dalla collaborazione tra le cooperative AltraQualità e Pace e Sviluppo che da sempre si occupano di commercio e solidale.
Ogni t-shirt porta stampato un messaggio che racconta come sia possibile affacciarsi alla vita e alle relazioni con quella sana leggerezza che permette di guardare le cose con un pizzico di distacco e sempre con il sorriso. Pensieri che catturano l’attenzione di un amico o di un passante con messaggi allegri e positivi.
Anche le t-shirt per i più piccoli vogliono essere portatrici di un messaggio positivo e raccontare un mondo bello, dove i colori vivaci rappresentano le emozioni pulite e intense con cui i bambini vivono le loro prime esperienze di relazione: le immagini fiabesche di buffi animali parlano ai bimbi dell’amicizia, sentimento che rende grandi, forti e invincibili al di là di ogni differenza.
Tutte le t-shirt sono in jersey di puro cotone al 100%, certificato biologico e Fairtrade. Un tessuto morbido e leggermente elastico, pur non avendo elastan nella composizione, che mantiene la forma e la lucentezza dei colori anche dopo molti lavaggi.
Disponibili nei modelli unisex e bimbo, dalla linea classica con girocollo e manica corta, e donna, dalla linea sfiancata con girocollo.
Tutte le t-shirt sono realizzate da Armstrong Knitting Mills (India), un’azienda tessile che ha fatto della sostenibilità una scelta di sostanza: lavora esclusivamente cotone biologico, in gran parte certificato Fairtrade, è completamente autonoma dal punto di vista energetico poiché utilizza un impianto eolico e, attraverso un sistema di depurazione interno, ricicla tutta l’acqua necessaria per il processo di tintura. Tutte le fasi di lavorazione delle t-shirt Pensieri al vento (stampa compresa) avvengono presso Armstrong; in questo modo la loro quota sul prezzo complessivo della maglietta si alza e allo stesso tempo, importando il prodotto finito, si abbassano i costi di movimentazione e di trasporto delle t-shirt, quindi il costo finale. Più contento chi produce, più contento chi acquista: non è perfetto?
